Riassunto Scopo
Lo scopo di questo studio è la valutazione della efficacia diagnostica e della concordanza inter-osservatore dell’imaging elastografico ARFI, per la differenziazione di noduli tiroidei.
Metodo
Nel nostro studio, 74 pazienti consecutivi (52 femmine, 22 maschi; range di età 22–77 anni, età media 41 anni) con 82 noduli tiroidei (60 noduli benigni e 22 maligni), sono stati esaminati da due radiologi con diverso livello di esperienza. I pazienti sono stati sottoposti o a citologia aspirativa con ago sottile (FNAC), o a chirurgia tiroidea. La performance diagnostica dei due operatori all’ ARFI è stata stimata con la sensibilità, la specificità, il valore predittivo positivo (VPP) e negativo (VPN), attraverso le curve ROC (receiver operating characteristics). La variabilità inter-osservatore tra i due operatori, è stata definita usando la kappa di Cohen.
Risultati
Secondo le curve ROC (AUROC = 0.86 per il primo osservatore; 0.81 per il secondo osservatore) la sensibilità, la specificità, il VPP e il VPN per gli osservatori 1 e 2, erano rispettivamente: 90, 75, 90,91, e 96.55 %; (valore medio di shear wave: 2.455 m/s); 90, 72, 90 e 96.90 % (valore medio di shear wave: 2.365 m/s). La concordanza tra I due operatori era buona (k = 0.755).
Conclusioni
Questo lavoro è uno studio preliminare che valuta l’imaging elastografico con Acustic Radiation Force Impulse. I risultati suggeriscono che l’ARFI è un metodo riproducibile che può essere utilizzato con buona performance diagnostica per la differenziazione di noduli benigni e maligni della tiroide, usando come valore di cut-off 2.455 m/s. Comunque, sono necessari studi con più ampia casistica di pazienti per la validazione di questa metodica.