Purpose. We compared 3-Tesla (3-T) and 1.5-Tesla (1.5-T) cardiac magnetic resonance imaging (MRI) for the assessment of myocardial viability in nearly identical experimental conditions Materials and methods. Thirty-five patients (mean age 63±11; 94.2% men) submitted to primary coronary angioplasty underwent both 3-T and 1.5-T cardiac MRI, which was considered the gold standard. Comparison was performed on the basis of the same viability imaging protocol, which included resting cine-MR [balanced fastfield echo (b-FFE) sequence] followed by contrastenhanced MR to evaluate perfusion and delayed enhancement (DE). We then performed functional index measurements and visual estimation of kinesis, perfusion and DE referring to a 5-point scale. Image quality was assessed on the basis of signal to noise ratio (SNR) and contrast to noise ratio (CNR) Results. We found nonsignificant differences between the two scanners (p=NS) in measuring the functional and viability parameters. Myocardial SNR was significantly higher with 3-T MRI compared with 1.5-T MRI (61.3% gain). Even though a loss of CNR was recorded in b-FFE and in first-pass perfusion sequences (12.4% and 23.7%, respectively), on DE images, we quantified the increase of SNR and CNR of infarction of 387.8% and 330%, respectively Conclusions. We found that 3-T MRI showed high concordance with 1.5-T MRI in the evaluation of functional and viability parameters and provided better evidence of damaged myocardium
Riassunto Obiettivo. Confrontare la risonanza magnetica (RM) cardiaca a 3 Tesla (3 T) con quella a 1,5 Tesla (1,5 T) per la valutazione della vitalità miocardica in condizioni sperimentali essenzialmente identiche Materiali e metodi. Trentacinque pazienti (età media di 63±11; 94,2% maschi) dopo essere stati sottoposti ad angioplastica primaria sono stati esaminati sia con RM cardiaca a 3 T che RM cardiaca a 1,5 T, che è stata considerata il gold standard. Il confronto è stato effettuato basandosi sullo stesso protocollo di imaging di vitalità che includeva: cine-MR a riposo (sequenza b-FFE) seguito da somministrazione di contrasto per la valutazione della perfusione e dell’enhancement tardivo (DE). È stata poi eseguita la misura degli indici funzionali e l’analisi visuale della cinesi, perfusione e dell’enhancement tardivo basandosi su una scala a 5 punti. La qualità di immagine è stata valutata sulla base del rapporto segnale-rumore (SNR) e del rapporto contrasto-rumore (CNR) Risultati. Abbiamo trovato una differenza statisticamente non significativa tra le due apparecchiature RM (p=NS) nella misurazione dei parametri funzionali e di vitalità. Il SNR miocardico è risultato significativamente più alto con lo scanner a 3 T MR rispetto a quello a 1,5 T (61,3% guadagno). Nonostante sia stata apprezzata una perdita di CNR nelle sequenze b-FFE e di perfusione al primo passaggio (12,4% e 23,7% rispettivamente), nelle immagini di enhancement tardivo abbiamo quantificato un aumento del SNR e CNR del tessuto infartuato del 387,8% e 330% rispettivamente Conclusioni. La RM a 3 Tesla ha dimostrato una alta concordanza con quella a 1,5 Tesla riguardo alla valutazione dei parametri funzionali e di vitalità con una più cospicua evidenza del miocardio danneggiato