Riassunto Obiettivo
Il ricorso alle procedure di radiologia interventistica è sensibilmente aumentato negli ultimi anni; di pari passo si è notato un incremento del contenzioso medico-legale ad esse associato. Questo studio mira a sottolineare i problemi all’origine delle denunce per malapratica in radiologia interventistica, ed a valutare l’importanza del consenso informato.
Materiali e metodi
Sono state esaminate tutte le denunce assicurative causate da presunti errori in radiologia interventistica in un periodo di 14 anni, enuncleandole dal data-base assicurativo dei radiologi iscritti alla Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM) dal 01/01/1993 al 31/12/2006.
Risultati
Nel periodo in esame sono state sporte 98 denunce contro radiologi che avevano effettuato procedure interventistiche. In 21 casi (21,4%) l’evento aveva causato la morte del paziente. In oltre l’80% dei casi l’evento lesivo era occorso in una struttura pubblica. Il rischio di ricevere una denuncia per presunta malapratica per un radiologo che pratichi tecniche interventistiche è pari al 47 per mille, il che corrisponde ad una denuncia per ogni 21 anni di attività.
Discussione
La radiologia interventistica, attività sovrapponibile per profilo di rischio biologico alle procedure chirurgiche, espone gli operatori ad un elevato rischio di contenzioso medico-legale sia per problemi intrinseci alle tecniche usate, sia per la necessità di operare su soggetti con gravi patologie, e in condizioni cliniche compromesse.
Conclusioni
La prevenzione del contenzioso dipende in gran parte da una riduzione della percentuale di errore medico abbinata ad una corretta ed organica informazione del paziente. L’adozione di buone pratiche radiologiche, la scrupolosa revisione delle procedure e dell’efficienza tecnica degli strumenti usati, la verifica delle procedure organizzative e gestionali sono i fattori che riducono la probabilità dell’errore. Il miglioramento delle tecniche di comunicazione, nel rispetto dell’autonomia del paziente, passa anche attraverso l’adozione di procedure chiare e rigorose per l’ottenimento del consenso all’atto medico.