Riassunto Obiettivi
Nell’ambito di un progetto triennale finanziato dalla Legatumori (2003–2006) è stata valutata l’accuratezza diagnostica della CV nel rilievo di lesioni colorettali in una popolazione di screening risultata positiva al test per il SOF.
Materiali e metodi
Sono stati inclusi nello studio 230 soggetti asintomatici. La CV era eseguita con preparazione standard (senza fecal tagging) e apparecchiatura TC a 4 strati. L’analisi delle immagini era effettuata con valutazione primaria 2D e uso delle ricostruzioni 3D nei casi dubbi. L’esame di CC veniva indicato in presenza di: almeno 3 lesioni sospette per polipi con diametro inferiore o uguale a 6 mm, almeno 1 lesione con diametro superiore a 6 mm, o masse coliche (diametro massimo >3 cm).
Risultati
La CV ha consentito la diagnosi di masse coliche in 12/135 (8%) pazienti; ha generato 93 falsi positivi e 19 falsi negativi per polipi di dimensioni minori o uguali a 6 mm, e 70 falsi positivi e 6 falsi negativi per polipi di dimensioni maggiori. La sensibilità era quindi 83% per polipi clinicamente non significativi e 93% per quelli con diametro superiore a 6mm; la specificità rispettivamente di 45% e 59%.
Conclusioni
In una popolazione di screening con SOF+, la CV senza fecal tagging e senza l’adozione di un cut off dimensionale nella indicazione alla colonscopia tradizionale, ha evidenziato una bassa specificità, a fronte Pickdi una elevata sensibilità nel rilievo di tutte le lesioni.