Il paziente iperglicemico ricoverato in ospedale va incontro a esiti clinici peggiori con costi gestionali più elevati rispetto al paziente normoglicemico. È indispensabile individuare, definire e trattare tempestivamente e opportunamente l’iperglicemia durante il ricovero, ma anche garantire alla dimissione una adeguata “continuità di cura” dall’ospedale al territorio.È pertanto necessario avviare una collaborazione clinica multidisciplinare tra l’internista e il team diabetologico, che svolge un ruolo centrale nel percorso di cura e deve essere coinvolto fin dall’inizio. Il presente documento si propone di definire linee di indirizzo e raccomandazioni di buona pratica clinica sulla gestione del paziente che presenta iperglicemia, con o senza pregressa diagnosi di diabete, ospedalizzato in un reparto di Medicina Interna. L’Associazione Medici Diabetologi (AMD), la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (FADOI) e la Società Italiana di Diabetologia (SID) hanno deciso di condividere un documento capace di fornire all’internista utili indicazioni per la gestione del paziente ospedalizzato con iperglicemia. Nasce quindi il progetto Trialogue, coordinato da un Board Scientifico di esperti delle tre Società Scientifiche. È stato predisposto un questionario costituito da 16 domande a risposta multipla sulla gestione dell’iperglicemia in ospedale a cui hanno risposto 660 medici operanti in oltre 250 Unità Operative di Medicina Interna distribuite sull’intero territorio nazionale. L’analisi delle risposte al questionario ha portato innanzitutto a una rilevazione della reale pratica clinica quotidiana e ha fornito molteplici spunti per meglio identificare i punti critici nel trattamento del paziente ospedalizzato con iperglicemia. Sono state quindi elaborate le seguenti raccomandazioni, con l’obiettivo di fornire indicazioni pratiche e condivise che possano trovare impiego immediato (Istruzioni per l’uso) nella pratica clinica con cui gli operatori sanitari si confrontano quotidianamente.
Hyperglycaemic patients admitted to hospital have worse clinical outcomes with higher operational costs than normoglycaemic patients. Identifying, defining and treating hyperglycaemia promptly and appropriately is essential during hospitalization; adequate “continuity of care” must be assured after discharge. This requires a multidisciplinary clinical collaboration between the internist and the diabetes team, which plays a central role in the treatment course and should be involved soon after patient admission to the hospital. This document aims to establish guidelines and recommendations for good clinical practice in managing hyperglycaemic Internal Medicine patients, with or without previous diagnosis of diabetes. The Associazione Medici Diabetologi (AMD), Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (FADOI) and Società Italiana di Diabetologia (SID) have decided to publish a document useful for internists in the management of hospitalised patients with hyperglycaemia. The Trialogue project, coordinated by the Board of Scientific experts from the three Scientific Societies, was initiated for this purpose. A questionnaire consisting of 16 multiple choice questions on the management of hyperglycaemia in hospital was answered by 660 physicians from over 250 internal medicine units distributed throughout Italy. Analysis of responses has yielded an overview of routine clinical practice and provided a wealth of ideas to better identify critical points in the treatment of hospitalized patients with hyperglycaemia. These recommendations were developed with the aim of providing mutually agreed practical guidance (instructions for use) that can be readily applied by healthcare professionals in routine clinical practice.